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Presepe 2006


Il presepio di quest'anno, ambientato in Palestina, è addirittura più grande di quello realizzato nel 2001, dalla foto non è possibile vedere tutte le scene, da Gerusalemme in lontananza all'Annunziazione ai pastori della lieta novella, ma chi ha potuto ammirarlo ne ha goduto in pieno.
Buon Natale

San Nicola 2006


il presidente e i soci del circolo San Nicola salutano il maestro Edy e tutta la banda di Ginestra degli Schiavoni.

Volturara Irpina - Lavori al Dragone


Sono in pieno svolgimento i lavori di risistemazione delle aree adiacenti il lago e le bocche del Dragone, nell'immagine la passerella che consente la passeggiata fino al centro del lago.

Fiaba del Gatto Mammone


Viveva in un tempo lontano una mamma che aveva due figlie: la primogenita si chiamava Peppina ed era brutta e cattiva come i fulmini; la seconda si chiamava Stellina ed era buona come il pane e bella come il sole di primavera.
Il destino volle che in casa mancasse il sapone che serviva alla mamma per lavare i panni. Fu così che chiese a Stellina:
"Figlia mia, tu che sei bella, vai dal Gatto Mammone a chiedere il sapone ."
Ella acconsentì e si diresse verso la casa del Gatto Mammone. Si trovò davanti a un palazzo con un bel giardino fiorito.
Bussò e sentì una vocina che la invitò ad entrare, Stellina entrò e vide davanti ai suoi occhi una gattina stanca che cercava di lavare il pavimento con un enorme strofinaccio:
"Non ce la faccio, non ci riesco", si lamentava la gattina. La ragazza ne ebbe compassione e l’aiutò. La gattina la ringraziò e le consigliò di salire le scale.
Stellina si recò al piano superiore, dove trovò due gattine che cercavano di rassettare un letto grandissimo e anch’esse si lamentavano continuamente.
La bambina in cinque minuti mise il letto in ordine e salì al secondo piano, dove trovò tre gattine intente a impastare la farina per fare il pane.
"Non ce la faremo" piangevano le tre gattine.
Ancora una volta Stellina decise di aiutarle: impastò la farina e fece una bella spianata che poi mise nel forno.
Le gattine la ringraziarono e la mandarono verso una stanza dove stava il Gatto Mammone.
Stellina entrò e il Gatto Mammone le chiese: "Cosa desideri?", ed ella gli raccontò tutta la storia.
Ma il Gatto Mammone la bloccò spiegandole: "Lo so! tieni il sapone e anche questo vestito di seta per le buone maniere che hai usato con le mie gattine. Ora stammi a sentire: quando tornerai a casa sentirai il ragliare di un asino: non voltarti! Quando sentirai, invece, il canto di un gallo; voltati! Ora vai!".
La ragazza ringraziò e si mise in cammino verso casa. Appena sentì il raglio dell’asino, non si voltò; ma al canto del gallo si voltò, e le comparve la stella "Diana" in mezzo alla fronte che la rese ancora più bella di prima.
Rientrata a casa, la mamma vide che il Gatto Mammone l'aveva resa ancora più bella di prima, e così decise di mandare da lui anche Peppina, che in un primo momento rifiutò l’incarico, però la mamma riuscì a convincerla. La ragazza si mise in cammino verso il castello del Gatto Mammone.
Arrivata a destinazione, entrò senza neanche bussare, incontrò la gattina che lavava il pavimento e le buttò il secchio dell’acqua a terra.
Poi salì le scale e vedendo le gattine che rassettavano il letto, non poté resistere alla tentazione di disfarlo ancora di più. Salì ancora e le gattine che preparavano il pane si lamentavano.
Peppina buttò a terra tutta la farina.
Entrata nella stanza del Gatto Mammone ricevette un bella sgridata e le gattine la aggredirono stracciandole i vestiti.
Quando scappò via si girò al raglio dell’asino e le spuntò una coda d’asino sulla fronte così che diventò ancora più brutta di prima.
[vedere la versione di una fiaba analoga riportata da Italo Calvino nella raccolta “Fiabe Italiane”.]
Dedicata a Stella ed al Prof.

"lo lagno" Volturara 15 ottobre


Domenica 15 ottobre il centro della Piana

Funghi a Volturara Irpina


Ottima annata per i cercatori di funghi. I "siroli" sono stati abbondanti. Nella foto un esempio per tutti.

Inaugurazione Santuario di San Michele



Dopo 26 anni dal tragico terremoto del 1980, il paese ritrova un pezzo di storia. E’ stata inaugurata la chiesa di San Michele il giorno 29 settembre alle ore 16,00 da S.E. mon. Francesco Alfano, vescovo della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, alla presenza delle autorità civili, militari, politiche e religiose. Grazie all’impegno del presule e del cancelliere della Curia, mons. Tarcisio Gambalonga, dell’amministratore p. Emmanuel e del vicario parrocchiale p. Thomas, la chiesa ha ritrovato la sua funzione di luogo di culto, ancorchè bisognoso di ulteriori lavori di completamento, per poter ritornare al suo antico splendore. Grazie al popolo di Volturara che con il proprio contributo, unito alla fede ha permesso e partecipato a tutti i momenti dei festeggiamenti in onore del compatrono del paese, San Michele.
[Estratto dal Notiziario della Comunità di Settembre]
http://www.castellodisanmichele.blogspot.com/

Scrivo queste due righe per Lucia che ha chiesto notizie sulla statua lignea di San Michele, ma che ha dimenticato di lasciare un e_mail per avere le informazioni utili alla sua laurea.

La statua di San Michele

Il principe di Volturara don Girolamo Strambone nel 1733 commissionava allo scultore-pittore Picano di Napoli la statua d San Michele e di San Nicola che furono pagate la somma di 95,15 ducati.
La statua in questione è opera della scuola scultorea lignea napoletana.
La statua fu restaurata da Trasente (manca la data) Napoli
Ha subito un ulteriore restauro, negli anni scorsi.

Il Castello di San Michele a Volturara Irpina


Si erge sulla sommità del Monte Sant'Angelo, di forma quadrangolare con quattro torri perimetrali ed un Mastio al centro. quest'ultimo con il nucleo interno esisteva già al tempo dei Romani quale punto strategico per sorvegliare le truppe dei Cartaginesi che passavano per la strada "Saba Maioris", che collegava l'alta valle del Sabato a quella del Calore e dell'Ofanto. Con la costruzione nel 1730 della chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, la costruzione si espanse oltre le mura e una delle torri divenne Campanile. Questa, ad una sola navata e cappelle laterali, era riccamente decorata da pregevoli stucchi. Il coro, posto a ridosso della parete d'ingresso, era sostenuto da due colonne finemente intagliate. L'altare maggiore ospitava una statua lignea opera dello scultore napoletano Nicola Picano. La statua di San Michele scolpita intorno al 1734 raffigura l’Arcangelo con la spada sguainata che schiaccia col piede destro un serpente nero trattenuto da una catena. Arrivata probabilmente a Volturara nel 1733, in quest’anno venne commissionata dal principe di Volturara don Girolamo Strambone insieme alla statua di San Nicola e pagate 95,15 ducati, le statue della scuola scultorea lignea napoletana dopo la scalpellatura e la raffinatura, venivano rivestite di lino, stucco e infine dipinte con colori a tempera. La firma del Picano non è presente ma in rosso vi è la firma con iscrizione: restaurata da Trasente A.D…. Napoli.
Durante le processioni, i volturaresi dovendo portare la statua a spalla, hanno coniato un proverbio che dice: “Pé l’amore ré San Michele sé porta lo riavolo ‘nguollo”.
http://www.castellodisanmichele.blogspot.com

Alba al Malopasso

Giochi in Piazza III edizione


Terza edizione dei giochi in piazza patrocinati ed organizzati dal circolo di San Nicola. Un gruppetto di fanciulli del catechismo si è sottoposto alle prove più strampalate pur di far vincere la propria squadra; i giochi spaziavano dal più classico melone da ingurgitare al salto della fune, dalla corsa nei sacchi al trova la porta bendata. Il clou è stato raggiunto con la corsa della carriola con a bordo una ranocchia. Un salutare e generale tiro alla fune, fuori concorso per i più piccoli, ha concluso la serie dei giochi che hanno visto la vittoria della squadra Arancio.
In serata lauto banchetto offerto dall’associazione uomini cattolici nella piazzetta Sarno, con uno spettacolo cabarettistico.
Uno speciale grazie alle signore del circolo, alle catechiste e alle mamme dei fanciulli, più a tutti quelli che hanno preparato e servito le squisite pietanze!

[Estratto dal Notiziario della Comunità di agosto 2006]