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Appuntamento a 'ccapo a 'nni 'mmonte

1 2 e 3 agosto,

serate distensive nell'appuntamento preparato dalla Pro Loco, musica, balli e piatti tipici.


Nella foto un momento della scorsa edizione




La migliore vendetta: il perdono

La vendetta o la giustizia cercata facendo del male a chi ci
fa del male, è uno degli istinti umani più negativo. Ep­pure viene considerata come naturale. Nelle tradizioni reli­giose antiche era addirittura un diritto sacro e un dovere reli­gioso. Il Cristianesimo ha riconosciuto che la soluzione dei torti non è la vendetta ma il perdono, ricevuto e donato. "La vendetta è una nuova ingiustizia", "non paga ma piaga", di­cono i nostri proverbi. "La vecchia Legge del Taglione "oc­chio per occhio" farà un mondo di ciechi" (Martin L. King). Invece "chi perdona si è vendicato abbastanza" (detto svede­se), perché "la migliore vendetta è il perdono".Il perdono ci configura a Dio, perché "errare è umano, per­donare è divino" (A. Pope); ci dà la sapienza evangelica: "chi più capisce, più compatisce e perdona". Ma perdoniamo dav­vero? A chi trova difficile perdonare, un saggio dà questo cu­rioso consiglio: "Recitando il Padre Nostro, inserite in esso il nome di chi vi ha offeso: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo a...". E il perdono ricevuto sarà più facil­mente donato. Perché il perdono cristiano non nasce dalla op­portunità di una pacifica convivenza familiare o parentale e sociale, ma dall'Amore misericordioso. Il suo modello è il Cuore di Cristo. Il suo segreto sta in una profonda convin­zione: siamo peccatori "perdonati" e chiamati a perdonare. A due sposi che, d'amore e d'accordo, avevano superato il 25° di matrimonio, fu chiesto: "Qual è il vostro segreto?". Rispo­sero sorridendo: "Il giorno del nostro matrimonio abbiamo deciso di stilare una lista delle dieci offese o mancanze, sulle quali in ogni caso eravamo disposti a perdonare". Quando si cercò di sapere quali erano le offese o i difetti di quella lista, precisarono bonariamente: "Non abbiamo mai scritto quella lista. Così, ogni volta che ci scappa qualcosa da farci scattare di rabbia, ci diciamo a vicenda: per fortuna tua, questo fatto rientra in quella lista!". Chi è cosciente di aver bisogno di mi­sericordia, se ama, sa trovare il modo di manifestare miseri­cordia e perdono.

[estratto dal Notiziario della Comunità di Luglio 2008]

Stasera "Cinema in Piazza Roma"

Giulio, giovane agente immobiliare di successo, rivede Ilaria, la sorella di un suo ex compagno di classe che non vedeva da tempo. E si illude che lei abbia un interesse per lui…
Giulio Terracciano è un trentenne apatico, impiegato part-time in un'agenzia immobiliare. Durante una rimpatriata tra vecchi compagni di scuola ritrova Ilaria Fiorito, la bella sorella di un amico. Invaghitosi nel tempo breve di uno sguardo, scopre che la giovane donna è sentimentalmente impegnata con Alberto Ridolfi, un ricco e prestigioso avvocato penalista. Il suo amore avrà la meglio sulle resistenze di Ilaria che capitolerà davanti al mare di Napoli.La comicità cinematografica italiana nei migliori casi è umorismo, nei peggiori ridicolaggine. Il basso livello deriva da vari fattori. Il primo potrebbe essere l'involgarimento generale e progressivo del Paese. Non è il caso di Alessandro Siani, misuratissimo anche nei triviali cinepanettoni. C'è poi un secondo aspetto: la mancanza di mestiere, e anche questo non difetta al giovane attore napoletano. Il limite della commedia sentimentale, scritta da Siani e diretta da Ranieri Martinotti, sta piuttosto in una terza ragione: da diversi anni il cinema invece di produrre e reinventare non fa altro che sfruttare fino all'esaurimento un filone o un genere e frequentare, per riproporre senza limiti, la Tradizione.La commedia leggera leggera di Siani fa leva sulla ripetizione, sull'accumulo, sull'enumerazione dei clichè e sulle fissazioni degli italiani (napoletani, milanesi, aretini). La seconda volta non si scorda mai riproduce una convenzionale quotidianità e ride della discreta simpatia e dei leggeri impedimenti che si frappongono alla realizzazione e al trionfo di un eroe piccolo piccolo, che contempla il desiderio di essere moderatamente felice. In questa direzione il vero trucco del mestiere comico è naturalmente il ricorso alla "napoletanità", all'impasto fra dramma personale ed ambiente pittoresco e alla drammaturgia del disincanto sofferente (quello di Viviani, De Filippo e Troisi). Perché si sa, Napoli nell'immaginario collettivo è la patria di lazzi esilaranti, di frasi che ritornano, di minuscoli qui pro quo. Ancora una volta si ride di una convenzione. Si ride di, non con. Nella "seconda volta" di Siani non c'è alcun filtro interpretativo del mondo, non c'è un atteggiamento preciso nei confronti della vita o una prospettiva morale, c'è piuttosto la superficialità e l'incapacità di scendere dentro le cose. Così basta un bel "Maronna 'o Carmine" per scatenare la risata. Quella che seppellisce e non anticipa né sorprende mai la realtà.
[Recensione di Marzia Gandolfi]

Enzo Gragnaniello stasera in piazza Roma

Chi è?

Enzo Gragnaniello nasce a Napoli nel 1954. Passa l'adolescenza tra i vicoli del quartiere Porto, facendo fin da piccolo i più svariati lavori, un po' più grande accompagna gli americani ai quartieri spagnoli dalle prostitute o nei locali dove si può ascoltare musica suonata dal vivo. Compone le prime canzoni a 18 anni. Storie di emarginati, di chi passa la vita in galera e di chi si nasconde dietro un bicchiere di vino e la notte la passa per strada. Canzoni d'amore e di rabbia, dalla personalissima interpretazione. Nel 1977 forma il gruppo Banchi Nuovi (nome del comitato dei Disoccupati Organizzati di cui Enzo faceva parte), allo scopo di avvicinarsi alla riscoperta delle radici popolari della musica e della canzone napoletana...

chi vuole conoscere tutto


http://digilander.libero.it/gianni61dgl/enzogragnaniello.htm

Serata con Al Bano

Ieri sera, in una piazza Roma colma di gente, si è esibito Al Bano.
Due ore di spettacolo che hanno attirato anche dai paesi vicini, molti visitatori. Lo sò! Non a tutti è gradito, ma si sà gli scontenti non mancano mai. Comunque anch'io ho ad un certo punto fatto una passeggiata per il viale, quest'anno splendidamente illuminato, e devo confessare che era piacevole avere le sue canzoni in sottofondo. Un complimento và comunque al Comitato che anche stavolta ha portato la gioia e la fede ad un rinnovato appuntamento.

Per te Arduino piccolo, grande eroe

E’ riservato alle anime belle
un posto speciale lassù tra le stelle
che brilla di luce più intensa
e riflette la pura innocenza.


Anche tu hai seguito la rotta
della cometa che porta alla grotta
come i Re per donare al Bambino
calore sincero ed amore genuino.

E ti sei offerto senza esitare
da eroe stupendo per aiutare
così immolando la giovane vita
e lasciando insanabile una ferita.


Lo stesso coraggio trasmettilo ai tuoi
e illumina sempre gli angoli bui
colorando lo spazio con il sorriso
degno d’un angelo del Paradiso
che darà senso ai tanti domani
perché al loro fianco comunque rimani.
Con affetto Giuseppe Candela


[Estratto dal Notiziario della Comunità di Maggio-Giugno]

Nuovo numero del Notiziario

E' finalmente uscito il numero di Maggio e Giugno, un click sull'immagine per chi desidera conoscere gli articoli trattati.

Uscita della processione di Sant'Antonio

Ieri un'altra prova della fede popolare alla processione che, come ogni anno, raccoglie tutti, residenti, emigrati, giovani ed anziani.
Tutti presenti dunque dal Vescovo al Sindaco, le autorità e soprattutto tanta gente che alla fine della processione ha tributato un lungo applauso al Santo più venerato dalla nostra comunità.
Nel blog http://www.volturarairpina.blogspot.com/ altre foto del paese in festa.

Appuntamenti culinari del 1 e 2 agosto

Anche in questo caso, un click sull'immagine per leggere le ricette e le musiche che troverete lungo il percorso serale.

Appuntamento 1-2 agosto

Cliccando sull'immagine potrete visualizzare in grande tutto il percorso di A 'ccapo a'nni 'mmonte

Un saluto ai compaesani all'estero

Carissimi Volturaresi,
da qualche anno attraverso questo Blog cerco di farvi avere qualche notizia su Volturara, soprattutto per mezzo delle foto, che dicono più di qualsiasi parola.
Cerco anche di darvi le notizie che a me sembrano più consone e ideali ad animi gentili lontani dalla terra natia, senza angustiarvi troppo con i fatti ed i probremi che ci affliggono da sempre.
Comunque se volete delle informazioni o delle notizie specifiche, lasciatemi un messaggio, e se possibile vi risponderò attraverso il blog.
Vi saluto con affetto e arrivederci a Volturara.

Il paese più cattolico d’Italia ed i 40 anni del suo Bollettino

E' finalmente uscito il numero di marzo-aprile del nostro Notiziario, ed è in pubblicazione anche il numero maggio-giugno da cui abbiamo estratto questa breve notizia:

Apprendiamo da un’indagine dell’ISTAT:
sono tutti al sud i Comuni più devoti.
Sono le oasi del cielo: Baselice, nel Beneventano, (ha dato i natali a P. Emilio ed al nostro redattore Lorenzo), Trecastagni, in provincia di Catania, e San Giovanni Rotondo, vicino Foggia.
Paesi dalle 3 mila alle 25 mila anime, uniti nel segno della fede e dei pellegrinaggi ai santuari.
Secondo le classifiche della partecipazione alla messa domenicale, sono i tre comuni più cattolici d’Italia. Aree ad altissima devozione con parrocchie affollate per le celebrazioni festive anche dall’80% dei residenti e attività ecclesiali con un seguito di massa.
Dice Don Michele Benizio, Parroco del paese, che tutto ciò non basta, bisogna interrogarsi da singoli e come Comunità sulla propria fede, per vivere, conservare, approfondire la religione ricevuta dai padri e trasmetterla quindi alle nuove generazioni.
Ci giunge anche notizia della celebrazione dei 40 anni dalla fondazione del Bollettino Parrocchiale San Leonardo Abate di Baselice, a cui anche noi ci siamo ispirati per il nostro Notiziario,che ha quasi completato il suo ottavo anno di vita, così come anche fecero P. Paolo Cicotti e P. Emilio Colucci con RADUNO nei lontani anni settanta, riuscendo a pubblicarlo per soli 4 anni.
Ed è per riconoscenza e comunanza, (mi lega a questa pubblicazione anche il ricordo e l’affetto per Don Vittorio Moscato, mio maestro d’arte e di penna) che vogliamo da queste pagine rivolgere al direttore Don Michele (di cui sono un appassionato estimatore a cui ogni mese invio anche la nostra pubblicazione) ed ai redattori Augusto Colucci, Michele Del Vecchio, Angelo Bianco e Daniela Maddalena i nostri più sentiti complimenti, augurandogli ancora lunga vita.