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30 DICEMBRE MINI RECITAL DEI PICCOLISSIMI


Più che una rappresentazione è stato un motivo per trascorrere un’oretta con tanti bambini della prima e seconda elementare, quelli che domenicalmente si ritrovano in parrocchia, seguiti da “I ragazzi della Domenica”. Una piccola recita dei buoni sentimenti, con un diavoletto (diavoletta, per essere precisi) ed un angelo (anche in questo caso un angelo al femminile) che si contendevano un gruppetto di bambini alle prese con la fatidica decisione di cosa fare delle vacanze di Natale: feste, divertimenti e basta oppure fare un’opera buona con il presepe da allestire. Vince ovviamente la bontà e il parroco (anche questo in versione “altra metà del cielo”) che mette su la Natività. Qualche canto natalizio e canzoni di animazione per finire. Le pur piccole imprecisioni e inceppamenti sono ampiamente giustificati e compensati dall’impegno, che proprio in queste giornate festive, ragazze e ragazzi di buona volontà, liberi da impegni scolastici, hanno profuso per diversi pomeriggi e mattinate, capitanati anche da una mamma di famiglia e lavoratrice (Antonella, ndr), per portare a termine questo piccolo spettacolo: è proprio la riproposizione nella realtà della morale dello spettacolo. Allora un grazie e in bocca al lupo per il futuro a “I ragazzi della Domenica”. (sono gli stessi del post dell’otto luglio 2012)




 (foto gentilmente concesse da Professor Photo by Giuliano Feo)

CONCERTO DI NATALE – 26 DICEMBRE 2012



Ancora protagonista del concerto di Natale 2012 Valerio Ricciardelli, che nella chiesa di San Nicola di Bari ha riproposto un percorso di musica che riprende la tradizione popolare e i temi sacri del tempo di Natale. A ritmo di tammorra, con i suoni della zampogna, della chitarra battente, della fisarmonica sono stati srotolati i misteri della “Santa Allegrezza”, cioè delle gioie di Maria che ancora si recitano, le invocazioni alla Madonna della Grazia, e altre melodie che si riferiscono al tema della Natività. Quanto si è visto e udito è una sovrapposizione, o meglio, una rielaborazione popolare di alcuni aspetti della fede, legata al mistero del Natale e la musica della gente comune, con le ritmiche e le movenze delle danze (tammurriate e pizziche), con dei testi, che se pure in lingua dialettale, sono fedeli ai contenuti della devozione. Questo connubio tra la fede e la sua espressione con il linguaggio della musica popolare è stato ben illustrato dalle parole di commento ai vari canti, con dei riferimenti anche agli studi sul territorio del musicologo statunitense Alan Lomax e dell’antropologo Ernesto De Martino.  Comunque un piacere ascoltare questa musica, che necessariamente parte dall’immortale “Quanno nascette Ninno” del napoletaeno Sant’Alfonso Maria Dè Liguori.

PRESEPE 2012: ESEGESI E ARTEFICI



La rappresentazione della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo ripropone l’ambientazione tipica palestinese, con una prevalenza di paesaggio desertico, a cui si contrappone una zona verde, con la presenza di acqua. La valenza simbolica è più che nota: l’acqua fonte di vita e salvezza per i cristiani; l’altro momento simbolico è la luce in primo piano, sulla grotta per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace» (Luca 1:79).
Sono presenti i tradizionali personaggi del presepio: i pastori con le pecore, il pescatore, più qualche esemplare di scuola napoletana.
I materiali utilizzati per l’allestimento sono carta e scagliola, oltre al muschio e pietrisco vario.
È presente un ciclo di luci che alterna il giorno e la notte; nella fase notturna si scorgono alcune costellazioni e il passaggio di una cometa; sullo specchio d’acqua si intravede, inoltre, un “effetto brughiera”.

Nota a margine.

È di qualche settimana fa, a seguito della pubblicazione del libro di Papa Benedetto XVI L’Infanzia di Gesù, una presunta polemica sulla presenza dell’asino e del bue nella grotta; In realtà nel libro il Papa si limita a constatare come nei vangeli non si faccia mai menzione della presenza di questi animali attorno alla mangiatoia, ma non ha certo invocato una loro “cacciata” dalla stalla di Betlemme, anzi ha avuto parole di simpatia per questa pia e peraltro sensata tradizione popolare.
Allora spendiamo qualche parola su come mai questi animali sono da sempre presenti nelle rappresentazioni della natività. L’origine è sicuramente rintracciabile nei Vangeli Apocrifi dell’infanzia,  da cui tanti pittori in passato hanno tratto ispirazione per le loro opere: lungo sarebbe l’elenco delle tante tele e dei rispettivi autori. Lo stesso San Francesco d’Assisi (“l’inventore” del presepio), nella sua rappresentazione di Greccio, nel 1223 mette questi animali accanto alla mangiatoia.
Ma se si vuole andare oltre a queste semplici spiegazioni, un significato più profondo e nemmeno tanto nascosto lo si trova nelle parole del profeta Isaia 1,3: “Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende”
Se, dunque, questi animali hanno riconosciuto il loro “padrone” sta a noi non essere come il popolo che non comprende”, ma invece essere quelli che riconoscono ed accolgono il Bambino che  nasce e viene per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati (Luca 1:77).

Hanno collaborato alla realizzazione:


RAFFAELE
COLUCCI
LUIGI
COLUCCI
ELIO
MEO
FEDERICO
DI CRISTOFANO
SALVATORE
ACCORDINO
MAURIZIO
MARRA
LORENZO
DEL PERCIO
GIANLUCA
MEO
MICHELE
BERGAMO
CARMELO
DI MEO

Buon Natale a te

Buon Natale a te amico virtuale,
e a te che sei lontano,
a te che soffri,
a te che ridi,
a te solo,
Auguri

Presepio 2012

Natività
La fonte
La notte
Veduta d'insieme
 
Anche quest'anno la tradizionale rappresentazione del presepio in chiesa madre è stata realizzata con l'aiuto dei giovani. Il grande presepe occupa buona parte del cappellone di San Nicola, realizzato in carta e scagliola, ripercorre tutte le tappe della nascita di Gesù. Partendo dal deserto si incontra a metà strada il castello di Erode, con sullo sfondo Gerusalemme e le sue torri. I magi in cammino nel centro cercano la via di Betlemme. L'oasi di acqua pura da cui di sprigiona una fitta nebbiolina, è al centro dell' annuncio ai pastori che si raccolgono nella notte stellata intorno ai fuochi con varie scene, e in primo piano Giuseppe e Maria, il bue e l'asinello, e Gesù fonte di vita eterna. 



SAN NICOLA AD ASSISI



E non solo noi abbiamo festeggiato il Santo con processioni e fuochi, anche ad Assisi, nella Basilica Inferiore è stata l’occasione per la riapertura della Cappella di San Nicola, con i suoi affreschi di Giotto e della sua scuola, restaurati e visibili di nuovo nello splendore dei loro colori e nelle storie narrate.