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PRESEPI & PRESEPI

La grotta di Greccio



Il post precedente pubblicizzava il presepe che si sta allestendo in chiesa, a cura di un gruppetto di volenterosi giovani che si stanno prodigando nel portare a termine un’opera che richiede impegno personale, sacrificio, freddo e altri inconvenienti; tutto questo sarà abbondantemente ripagato quando la notte di Natale e per tutto il periodo successivo tante persone di tutte le età visiteranno e onoreranno il Bambino nella mangiatoia.

A questo allestimento faranno da corona tanti altri presepi in mostra nelle navate, ma adesso spendiamo qualche parola per un’altra manifestazione che avrà come location le vie e le case del centro storico: il presepe vivente, organizzato da un manipolo di volenterose catechiste e alte collaboratrici (il genere maschile collabora per altre messe in opera) che si stanno adoperando nella preparazione dei vari quadri scenici. Vale per loro lo stesso discorso fatto per i giovani, quanto a impegno e sforzo organizzativo, con l’aggravante, se così si può dire, che la totalità di esse sono donne già impegnate in casa e lavoro.

Allora appunto in ragione di questi onerosi doveri è bene farsi qualche piccola domanda o solo buttare un pensiero al di là di queste lodevoli iniziative.

Il presepe, soprattutto vivente, è una tradizione eminentemente francescana, che risale al 1223 e sicuramente San Francesco non volle una rappresentazione solamente in forma scenica della natività; con questo forte segno volle ricordare agli uomini non solo il mistero dell’incarnazione, ma ebbe un’altra precisa intenzione: il presepe non è solo una rievocazione, ma anche una appello per la nostra memoria, cioè l’evento di Beethelem deve ripetersi per ognuno ogni anno, o meglio ogni giorno. È questo il vero significato di quella rappresentazione.

La domanda quindi è: dopo aver spento le luci, smontato le scene, rimesso a posto tutto cosa resta? Non fosse altro per quanto è costato come lavoro ed impegno credo che sia una domanda più che lecita; e soprattutto, si parva licet componere magnis, è anche dalla nostre tante piccole “Greccio” che si attende più di una risposta.

Nel frattempo buon lavoro.

P.S.: Prossimamente pubblicheremo il calendario completo degli eventi.

4 commenti:

  1. su cosa resterà vedremo. per adesso posso dire che a questo blog, servirebbe un fotografo con le mani ferme.

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  2. complimenti, ma un fotografo con una mano più ferma non lo potete trovare?

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  3. complimenti alle signore, purtroppo non posso dire altrettanto per il fotografo.

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  4. Non è questione di mano: ma di mezzo...

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