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PROCESSIONE DELL'ADDOLORATA E DEL GESU' MORTO




Nel pomeriggio di venerdì 6 aprile c'è stata la processione per vie del paese; è una tradizione che risale a tempi immemorabili, che si ripete in questi giorni santi ed appartiene a quelle forme che sono dette di pietà popolare. La pietà popolare è la massima espressione della fede dei semplici, che poi è la fede richiesta da Cristo nel Vangelo. Il Signore ha elogiato coloro che credono come bambini, ossia in purezza di cuore e lo stesso parlare del Signore era semplice.

I simboli di Maria Addololorata: la corona come Regina Coeli e le spade della profezia di Simeone: "E anche a te una spada trafiggerà l'anima" (Lc 2, 34-35).




Una stazione della Via Crucis

Nella pietà popolare, rileva Benedetto XVI, «esistono molte espressioni di fede legate alle grandi celebrazioni dell'anno liturgico, …. . La raccomandazione del Papa è dunque di «fare attenzione a due cose: alla fede che, nutrita dalla Bibbia e dalla preghiera, deve restare la principale fonte della pietà popolare, in modo che non sia ridotta a una semplice espressione culturale di una determinata regione». E poi «alla liturgia, che dovrà costituire il punto di riferimento per 'incanalare con lucidità e prudenza gli aneliti di preghiera e di vita carismaticà che si riscontrano nella pietà popolare; dal canto suo la pietà popolare, con i suoi valori simbolici ed espressivi, potrà fornire alla Liturgia alcune coordinate per una valida inculturazione e stimoli per un efficace dinamismo creatore».


La pietà popolare è un «grande patrimonio della Chiesa», perchè permette alle persone di esprimere in modo genuino la propria fede, ma «non si può negare» l'esistenza di «alcune forme deviate di religiosità popolare che, lungi dal favorire la partecipazione attiva nella Chiesa, creano confusione e possono favorire una pratica religiosa puramente esteriore e svincolata da una fede ben radicata e interiormente viva».





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