Ancora una volta si rinnova la
visita nella Certosa in occasione della festività del santo a cui è dedicata,
San Lorenzo diacono; quest’anno oltre agli ambienti normalmente visitabili c’è
stata la possibilità di accedere a delle zone della certosa interdette al
pubblico, a seguito di debita autorizzazione richiesta ed ottenuta. Così si
sono spalancate le porte del piano superiore della Casa alta, in cui venivano
alloggiati gli ospiti illustri della certosa, della biblioteca accedendo dallo scalone
elicoidale in pietra, delle cantine con il torchio e le botti. Nel ringraziare
il personale che ha provveduto all’accoglienza e all’accompagnamento negli
ambienti non è possibile tacere di come i continui tagli ai finanziamenti
facciano comparire segni di degrado e abbandono, così come la mancata opera di
manutenzione ordinaria. È davvero un peccato se un monumento del genere ritorni
ad essere trascurato e non messo in condizione di essere fruito nella sua
splendida grandiosità.
Un piccolo segno di far rivivere
la certosa, anche come luogo sacro, è stato la celebrazione dell’Ora Media,
presieduta dal vescovo di Teggiano – Policastro, mons. Antonio De Luca, nella
sala del Capitolo Al temine della visita pranzo in un noto agriturismo ( http://www.agriturismoaiantica.it/ ) e, al ritorno, sosta
sulle rive del Sele a Contursi.
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