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26 giugno 2011 Solennità del Corpus Domini

La Festa del Corpus Domini ha avuto il suo culmine con la processione per le vie del paese del Santissimo Sacramento, in un clima di devozione testimoniato dai tanti “altari”, dove ha sostato il sacerdote per benedire i luoghi e le persone e dai copiosi petali di rose con cui la gente ha cosparso le strade al passaggio dell’Ostensorio.




Origine della festa

Secondo la tradizione nella tarda estate dell'anno 1263 un sacedote boemo, Pietro da Praga, fu assalito dal dubbio sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino consacrati. Durante la celebrazione, a Bolsena, dopo la consacrazione, alla frazione dell'Ostia sarebbe apparso ai suoi occhi un prodigio al quale da principio non voleva credere: l'Ostia che teneva tra le mani sarebbe diventata carne da cui stillava miracolasamente abbondante sangue. Il sacerdote andò subito da papa Urbano IV che si trovava ad Orvieto, per riferigli l'accaduto; il papa con la bolla Transiturus de hoc mundo istituì la solennità del Corpus Domini, e fu affidato a Tommaso d'Aquino il compito di prepare i tsti per la liturgia delle ore e per la Messa della nuova festività, stabilendo che questa venisse celebrata il giovedì dopo l'ottava di Pentecoste.

Testimonianze artistiche

Raffaello ha rappresentato il miracolo in un mirabile affresco nelle Stanze Vaticane, nella stanza di Eliodoro.

Nel Duomo di Orvieto è custodito il corporale del miracolo, insieme ai purificatoi e all’ostia nella cappella del Corporale.

Manifestazioni collegate alla Festa

In diversi centri, soprattutto del Centro Italia, le vie su cui passa la processione vengono addobbate dalle cosiddette Infiorate, composizioni create con petali di fiori; le Infiorate più celebri si tengono a Spello e a Genzano.




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