Sant'Agostino, Confessioni.
Volturara Irpina - Notiziario, notizie, curiosità,news e avvenimenti - 3.401 abitanti (Volturaresi). Superficie di 32,8 chilometri quadrati per una densità abitativa di 103,68 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 697 metri sopra il livello del mare. altitudine:da 667 a 1.806 metri. Lorenzo 2000
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Che cosa è il tempo
Che cosa è dunque il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so: così, in buona fede, posso dire di sapere che se nulla passasse, non vi sarebbe il tempo passato, e se nulla sopraggiungesse, non vi sarebbe il tempo futuro, e se nulla fosse, non vi sarebbe il tempo presente. Ma in quanto ai due tempi passato e futuro, in qual modo essi sono, quando il passato, da una parte, più non è, e il futuro, dall'altra, ancora non è? In quanto poi al presente, se sempre fosse presente, e non trascorresse nel passato, non più sarebbe tempo, ma sarebbe, anzi, eternità. Se, per conseguenza, il presente per essere tempo, in tanto vi riesce, in quanto trascorre nel passato, in qual modo possiamo dire che esso sia, se per esso la vera causa di essere è solo in quanto più non sarà, tanto che, in realtà, una sola vera ragione vi è per dire che il tempo è, se non in quanto tende a non essere?
Meno uno
Anno bisestile alla conclusione, ma per gli astronomi bisogna allunagarlo di un altro secondo: non era stato già abbastanza lungo? Ah, saperlo!
Perrillo (BN) Presepe vivente anno 0
Segnalo a tutti gli appassionati che nei giorni 27 e 28, 1 3 gennaio 2009 è possibile assistere al presepe vivente allestito nella cittadina di Perrillo a qualche chilometro da benevento.
Settanta scene e circa 170 personaggi popoleranno questa rappresentazione della natività.
Buona passeggiata.
http://it.youtube.com/watch?v=SfkaWqj-gPU
Settanta scene e circa 170 personaggi popoleranno questa rappresentazione della natività.
Buona passeggiata.
http://it.youtube.com/watch?v=SfkaWqj-gPU
Happy new year
Buon Anno
Buon anno fratello, buon anno davvero e spero sia bello, sia bello e leggero che voli sul filo dei tuoi desideri ti porti momenti profondi e i misteri rimangano dolci misteri che niente modifichi i fatti di ieri, ti auguro pace, risate e fatica, trovare dei fiori nei campi d'ortica ti auguro viaggi in paesi lontani, lavori da compiere con le tue mani e figli che crescono e poi vanno via attratti dal volto della fantasia.Buon anno fratello, buon anno ai tuoi occhi, alle mani, alle braccia, ai polpacci, ai ginocchi.Buon anno ai tuoi piedi, alla spina dorsale, alla pelle, alle spalle, al tuo grande ideale.Buon anno fratello, buon anno davvero, che ti porti scompiglio e progetti sballati,e frutta e panini ai tuoi sogni affamati ti porti chilometri e guance arrossate,albe azzurre e tramonti di belle giornate e semafori verdi e prudenza e coraggio ed un pesce d'aprile e una festa di maggio, buon anno alla tua luna, buon anno al tuo sole, buon anno alle tue orecchie e alle mie parole.Buon anno a tutto il sangue che ti scorre nelle vene e che quando batte a tempo dice "andrà tutto bene".Buon anno fratello e non fare cazzate, le pene van via così come son nate.Ti auguro amore, quintali d'amore, palazzi, quartieri, paesi d'amore, pianeti d'amore, universi d'amore, istanti, minuti, giornate d'amore,ti auguro un anno d'amore, fratello mio, l'amore del mondo e quello di Dio...
Happy new year, brother, happy new year, truly, and I hope it's nice, nice and light.That you fly over the edge of your desires, that it brings you deep moments and that misteries remain sweet misteries.That nothing modifies what happened yesterday,I wish you peace, laughter and hard work,that you find flowers in nettle fields.I wish you trips to far away countries, work to do with your own hands,and children that grow up and then leave, attracted to the face of fantasy.Happy new year, brother, happy new year to your eyes, your hands, your arms, your calves, your knees.Happy new year to your feet, your dorsal thorn, your skin, your back, to your great ideals.Happy new year, brother, happy new year, truly, I hope it brings you disorder and overestimated projects,and fruit, and bread to your starved dreams.That it brings you kilometers and pink cheeks,blue sunrises, and sunsets to beautiful daysand green lights and prudence and courage,and a fish in April, and a party in May.Happy new year to your moon, happy new year to your sun,happy new year to your ears and my words.Happy new year to all the blood that runs your veins and that beats and says "everything's gonna be alright."Happy new year, brother, and don't mess up,pain goes away as it's born.I wish you love, quintals of love, palaces, quarters, countries of love, planets of love, universes of love, instants, minutes, days of love,I wish you a year of love, my brothert, the world's love and God's love...
Lorenzo Jovanotti
Santo Stefano
Appuntamento con San Nicola
San Sebastiano
La passione per l'arte
Un nuovo talento si affaccia nel mondo dell'arte: Filomena Marino. Giovane talento, maestro d'arte, continua a imprimere nelle sue tele tutto l'amore per la sua terra. Presente anche alla due giorni organizzata dalla Pro-Loco, con molte sue opere apprezzate dal folto pubblico presente alla rassegna A 'ccapo a 'nni 'mmonte. Il quadro che qui vedete è stato premiato quest'anno con il 3° posto al concorso di pittura estemporanea di Canale di Serino. Ad Majora
Appuntamento a 'ccapo a 'nni 'mmonte
La migliore vendetta: il perdono
La vendetta o la giustizia cercata facendo del male a chi ci
fa del male, è uno degli istinti umani più negativo. Eppure viene considerata come naturale. Nelle tradizioni religiose antiche era addirittura un diritto sacro e un dovere religioso. Il Cristianesimo ha riconosciuto che la soluzione dei torti non è la vendetta ma il perdono, ricevuto e donato. "La vendetta è una nuova ingiustizia", "non paga ma piaga", dicono i nostri proverbi. "La vecchia Legge del Taglione "occhio per occhio" farà un mondo di ciechi" (Martin L. King). Invece "chi perdona si è vendicato abbastanza" (detto svedese), perché "la migliore vendetta è il perdono".Il perdono ci configura a Dio, perché "errare è umano, perdonare è divino" (A. Pope); ci dà la sapienza evangelica: "chi più capisce, più compatisce e perdona". Ma perdoniamo davvero? A chi trova difficile perdonare, un saggio dà questo curioso consiglio: "Recitando il Padre Nostro, inserite in esso il nome di chi vi ha offeso: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo a...". E il perdono ricevuto sarà più facilmente donato. Perché il perdono cristiano non nasce dalla opportunità di una pacifica convivenza familiare o parentale e sociale, ma dall'Amore misericordioso. Il suo modello è il Cuore di Cristo. Il suo segreto sta in una profonda convinzione: siamo peccatori "perdonati" e chiamati a perdonare. A due sposi che, d'amore e d'accordo, avevano superato il 25° di matrimonio, fu chiesto: "Qual è il vostro segreto?". Risposero sorridendo: "Il giorno del nostro matrimonio abbiamo deciso di stilare una lista delle dieci offese o mancanze, sulle quali in ogni caso eravamo disposti a perdonare". Quando si cercò di sapere quali erano le offese o i difetti di quella lista, precisarono bonariamente: "Non abbiamo mai scritto quella lista. Così, ogni volta che ci scappa qualcosa da farci scattare di rabbia, ci diciamo a vicenda: per fortuna tua, questo fatto rientra in quella lista!". Chi è cosciente di aver bisogno di misericordia, se ama, sa trovare il modo di manifestare misericordia e perdono.
[estratto dal Notiziario della Comunità di Luglio 2008]
fa del male, è uno degli istinti umani più negativo. Eppure viene considerata come naturale. Nelle tradizioni religiose antiche era addirittura un diritto sacro e un dovere religioso. Il Cristianesimo ha riconosciuto che la soluzione dei torti non è la vendetta ma il perdono, ricevuto e donato. "La vendetta è una nuova ingiustizia", "non paga ma piaga", dicono i nostri proverbi. "La vecchia Legge del Taglione "occhio per occhio" farà un mondo di ciechi" (Martin L. King). Invece "chi perdona si è vendicato abbastanza" (detto svedese), perché "la migliore vendetta è il perdono".Il perdono ci configura a Dio, perché "errare è umano, perdonare è divino" (A. Pope); ci dà la sapienza evangelica: "chi più capisce, più compatisce e perdona". Ma perdoniamo davvero? A chi trova difficile perdonare, un saggio dà questo curioso consiglio: "Recitando il Padre Nostro, inserite in esso il nome di chi vi ha offeso: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo a...". E il perdono ricevuto sarà più facilmente donato. Perché il perdono cristiano non nasce dalla opportunità di una pacifica convivenza familiare o parentale e sociale, ma dall'Amore misericordioso. Il suo modello è il Cuore di Cristo. Il suo segreto sta in una profonda convinzione: siamo peccatori "perdonati" e chiamati a perdonare. A due sposi che, d'amore e d'accordo, avevano superato il 25° di matrimonio, fu chiesto: "Qual è il vostro segreto?". Risposero sorridendo: "Il giorno del nostro matrimonio abbiamo deciso di stilare una lista delle dieci offese o mancanze, sulle quali in ogni caso eravamo disposti a perdonare". Quando si cercò di sapere quali erano le offese o i difetti di quella lista, precisarono bonariamente: "Non abbiamo mai scritto quella lista. Così, ogni volta che ci scappa qualcosa da farci scattare di rabbia, ci diciamo a vicenda: per fortuna tua, questo fatto rientra in quella lista!". Chi è cosciente di aver bisogno di misericordia, se ama, sa trovare il modo di manifestare misericordia e perdono.
[estratto dal Notiziario della Comunità di Luglio 2008]
Stasera "Cinema in Piazza Roma"
Giulio, giovane agente immobiliare di successo, rivede Ilaria, la sorella di un suo ex compagno di classe che non vedeva da tempo. E si illude che lei abbia un interesse per lui…
Giulio Terracciano è un trentenne apatico, impiegato part-time in un'agenzia immobiliare. Durante una rimpatriata tra vecchi compagni di scuola ritrova Ilaria Fiorito, la bella sorella di un amico. Invaghitosi nel tempo breve di uno sguardo, scopre che la giovane donna è sentimentalmente impegnata con Alberto Ridolfi, un ricco e prestigioso avvocato penalista. Il suo amore avrà la meglio sulle resistenze di Ilaria che capitolerà davanti al mare di Napoli.La comicità cinematografica italiana nei migliori casi è umorismo, nei peggiori ridicolaggine. Il basso livello deriva da vari fattori. Il primo potrebbe essere l'involgarimento generale e progressivo del Paese. Non è il caso di Alessandro Siani, misuratissimo anche nei triviali cinepanettoni. C'è poi un secondo aspetto: la mancanza di mestiere, e anche questo non difetta al giovane attore napoletano. Il limite della commedia sentimentale, scritta da Siani e diretta da Ranieri Martinotti, sta piuttosto in una terza ragione: da diversi anni il cinema invece di produrre e reinventare non fa altro che sfruttare fino all'esaurimento un filone o un genere e frequentare, per riproporre senza limiti, la Tradizione.La commedia leggera leggera di Siani fa leva sulla ripetizione, sull'accumulo, sull'enumerazione dei clichè e sulle fissazioni degli italiani (napoletani, milanesi, aretini). La seconda volta non si scorda mai riproduce una convenzionale quotidianità e ride della discreta simpatia e dei leggeri impedimenti che si frappongono alla realizzazione e al trionfo di un eroe piccolo piccolo, che contempla il desiderio di essere moderatamente felice. In questa direzione il vero trucco del mestiere comico è naturalmente il ricorso alla "napoletanità", all'impasto fra dramma personale ed ambiente pittoresco e alla drammaturgia del disincanto sofferente (quello di Viviani, De Filippo e Troisi). Perché si sa, Napoli nell'immaginario collettivo è la patria di lazzi esilaranti, di frasi che ritornano, di minuscoli qui pro quo. Ancora una volta si ride di una convenzione. Si ride di, non con. Nella "seconda volta" di Siani non c'è alcun filtro interpretativo del mondo, non c'è un atteggiamento preciso nei confronti della vita o una prospettiva morale, c'è piuttosto la superficialità e l'incapacità di scendere dentro le cose. Così basta un bel "Maronna 'o Carmine" per scatenare la risata. Quella che seppellisce e non anticipa né sorprende mai la realtà.
[Recensione di Marzia Gandolfi]
Enzo Gragnaniello stasera in piazza Roma
Chi è?
Enzo Gragnaniello nasce a Napoli nel 1954. Passa l'adolescenza tra i vicoli del quartiere Porto, facendo fin da piccolo i più svariati lavori, un po' più grande accompagna gli americani ai quartieri spagnoli dalle prostitute o nei locali dove si può ascoltare musica suonata dal vivo. Compone le prime canzoni a 18 anni. Storie di emarginati, di chi passa la vita in galera e di chi si nasconde dietro un bicchiere di vino e la notte la passa per strada. Canzoni d'amore e di rabbia, dalla personalissima interpretazione. Nel 1977 forma il gruppo Banchi Nuovi (nome del comitato dei Disoccupati Organizzati di cui Enzo faceva parte), allo scopo di avvicinarsi alla riscoperta delle radici popolari della musica e della canzone napoletana...
chi vuole conoscere tutto
http://digilander.libero.it/gianni61dgl/enzogragnaniello.htm
Enzo Gragnaniello nasce a Napoli nel 1954. Passa l'adolescenza tra i vicoli del quartiere Porto, facendo fin da piccolo i più svariati lavori, un po' più grande accompagna gli americani ai quartieri spagnoli dalle prostitute o nei locali dove si può ascoltare musica suonata dal vivo. Compone le prime canzoni a 18 anni. Storie di emarginati, di chi passa la vita in galera e di chi si nasconde dietro un bicchiere di vino e la notte la passa per strada. Canzoni d'amore e di rabbia, dalla personalissima interpretazione. Nel 1977 forma il gruppo Banchi Nuovi (nome del comitato dei Disoccupati Organizzati di cui Enzo faceva parte), allo scopo di avvicinarsi alla riscoperta delle radici popolari della musica e della canzone napoletana...
chi vuole conoscere tutto
http://digilander.libero.it/gianni61dgl/enzogragnaniello.htm
Serata con Al Bano
Ieri sera, in una piazza Roma colma di gente, si è esibito Al Bano.
Due ore di spettacolo che hanno attirato anche dai paesi vicini, molti visitatori. Lo sò! Non a tutti è gradito, ma si sà gli scontenti non mancano mai. Comunque anch'io ho ad un certo punto fatto una passeggiata per il viale, quest'anno splendidamente illuminato, e devo confessare che era piacevole avere le sue canzoni in sottofondo. Un complimento và comunque al Comitato che anche stavolta ha portato la gioia e la fede ad un rinnovato appuntamento.
Per te Arduino piccolo, grande eroe
E’ riservato alle anime belle
un posto speciale lassù tra le stelle
che brilla di luce più intensa
e riflette la pura innocenza.
Anche tu hai seguito la rotta
della cometa che porta alla grotta
come i Re per donare al Bambino
calore sincero ed amore genuino.
E ti sei offerto senza esitare
da eroe stupendo per aiutare
così immolando la giovane vita
e lasciando insanabile una ferita.
Lo stesso coraggio trasmettilo ai tuoi
e illumina sempre gli angoli bui
colorando lo spazio con il sorriso
degno d’un angelo del Paradiso
che darà senso ai tanti domani
perché al loro fianco comunque rimani.
Con affetto Giuseppe Candela
[Estratto dal Notiziario della Comunità di Maggio-Giugno]
un posto speciale lassù tra le stelle
che brilla di luce più intensa
e riflette la pura innocenza.
Anche tu hai seguito la rotta
della cometa che porta alla grotta
come i Re per donare al Bambino
calore sincero ed amore genuino.
E ti sei offerto senza esitare
da eroe stupendo per aiutare
così immolando la giovane vita
e lasciando insanabile una ferita.
Lo stesso coraggio trasmettilo ai tuoi
e illumina sempre gli angoli bui
colorando lo spazio con il sorriso
degno d’un angelo del Paradiso
che darà senso ai tanti domani
perché al loro fianco comunque rimani.
Con affetto Giuseppe Candela
[Estratto dal Notiziario della Comunità di Maggio-Giugno]
Nuovo numero del Notiziario
Uscita della processione di Sant'Antonio
Ieri un'altra prova della fede popolare alla processione che, come ogni anno, raccoglie tutti, residenti, emigrati, giovani ed anziani.
Tutti presenti dunque dal Vescovo al Sindaco, le autorità e soprattutto tanta gente che alla fine della processione ha tributato un lungo applauso al Santo più venerato dalla nostra comunità.
Nel blog http://www.volturarairpina.blogspot.com/ altre foto del paese in festa.
Tutti presenti dunque dal Vescovo al Sindaco, le autorità e soprattutto tanta gente che alla fine della processione ha tributato un lungo applauso al Santo più venerato dalla nostra comunità.
Nel blog http://www.volturarairpina.blogspot.com/ altre foto del paese in festa.
Appuntamenti culinari del 1 e 2 agosto
Un saluto ai compaesani all'estero
Carissimi Volturaresi,
da qualche anno attraverso questo Blog cerco di farvi avere qualche notizia su Volturara, soprattutto per mezzo delle foto, che dicono più di qualsiasi parola.
Cerco anche di darvi le notizie che a me sembrano più consone e ideali ad animi gentili lontani dalla terra natia, senza angustiarvi troppo con i fatti ed i probremi che ci affliggono da sempre.
Comunque se volete delle informazioni o delle notizie specifiche, lasciatemi un messaggio, e se possibile vi risponderò attraverso il blog.
Vi saluto con affetto e arrivederci a Volturara.
da qualche anno attraverso questo Blog cerco di farvi avere qualche notizia su Volturara, soprattutto per mezzo delle foto, che dicono più di qualsiasi parola.
Cerco anche di darvi le notizie che a me sembrano più consone e ideali ad animi gentili lontani dalla terra natia, senza angustiarvi troppo con i fatti ed i probremi che ci affliggono da sempre.
Comunque se volete delle informazioni o delle notizie specifiche, lasciatemi un messaggio, e se possibile vi risponderò attraverso il blog.
Vi saluto con affetto e arrivederci a Volturara.
Il paese più cattolico d’Italia ed i 40 anni del suo Bollettino
E' finalmente uscito il numero di marzo-aprile del nostro Notiziario, ed è in pubblicazione anche il numero maggio-giugno da cui abbiamo estratto questa breve notizia:
Apprendiamo da un’indagine dell’ISTAT:
sono tutti al sud i Comuni più devoti.
Sono le oasi del cielo: Baselice, nel Beneventano, (ha dato i natali a P. Emilio ed al nostro redattore Lorenzo), Trecastagni, in provincia di Catania, e San Giovanni Rotondo, vicino Foggia.
Paesi dalle 3 mila alle 25 mila anime, uniti nel segno della fede e dei pellegrinaggi ai santuari.
Secondo le classifiche della partecipazione alla messa domenicale, sono i tre comuni più cattolici d’Italia. Aree ad altissima devozione con parrocchie affollate per le celebrazioni festive anche dall’80% dei residenti e attività ecclesiali con un seguito di massa.
Dice Don Michele Benizio, Parroco del paese, che tutto ciò non basta, bisogna interrogarsi da singoli e come Comunità sulla propria fede, per vivere, conservare, approfondire la religione ricevuta dai padri e trasmetterla quindi alle nuove generazioni.
Ci giunge anche notizia della celebrazione dei 40 anni dalla fondazione del Bollettino Parrocchiale San Leonardo Abate di Baselice, a cui anche noi ci siamo ispirati per il nostro Notiziario,che ha quasi completato il suo ottavo anno di vita, così come anche fecero P. Paolo Cicotti e P. Emilio Colucci con RADUNO nei lontani anni settanta, riuscendo a pubblicarlo per soli 4 anni.
Ed è per riconoscenza e comunanza, (mi lega a questa pubblicazione anche il ricordo e l’affetto per Don Vittorio Moscato, mio maestro d’arte e di penna) che vogliamo da queste pagine rivolgere al direttore Don Michele (di cui sono un appassionato estimatore a cui ogni mese invio anche la nostra pubblicazione) ed ai redattori Augusto Colucci, Michele Del Vecchio, Angelo Bianco e Daniela Maddalena i nostri più sentiti complimenti, augurandogli ancora lunga vita.
Apprendiamo da un’indagine dell’ISTAT:
sono tutti al sud i Comuni più devoti.
Sono le oasi del cielo: Baselice, nel Beneventano, (ha dato i natali a P. Emilio ed al nostro redattore Lorenzo), Trecastagni, in provincia di Catania, e San Giovanni Rotondo, vicino Foggia.
Paesi dalle 3 mila alle 25 mila anime, uniti nel segno della fede e dei pellegrinaggi ai santuari.
Secondo le classifiche della partecipazione alla messa domenicale, sono i tre comuni più cattolici d’Italia. Aree ad altissima devozione con parrocchie affollate per le celebrazioni festive anche dall’80% dei residenti e attività ecclesiali con un seguito di massa.
Dice Don Michele Benizio, Parroco del paese, che tutto ciò non basta, bisogna interrogarsi da singoli e come Comunità sulla propria fede, per vivere, conservare, approfondire la religione ricevuta dai padri e trasmetterla quindi alle nuove generazioni.
Ci giunge anche notizia della celebrazione dei 40 anni dalla fondazione del Bollettino Parrocchiale San Leonardo Abate di Baselice, a cui anche noi ci siamo ispirati per il nostro Notiziario,che ha quasi completato il suo ottavo anno di vita, così come anche fecero P. Paolo Cicotti e P. Emilio Colucci con RADUNO nei lontani anni settanta, riuscendo a pubblicarlo per soli 4 anni.
Ed è per riconoscenza e comunanza, (mi lega a questa pubblicazione anche il ricordo e l’affetto per Don Vittorio Moscato, mio maestro d’arte e di penna) che vogliamo da queste pagine rivolgere al direttore Don Michele (di cui sono un appassionato estimatore a cui ogni mese invio anche la nostra pubblicazione) ed ai redattori Augusto Colucci, Michele Del Vecchio, Angelo Bianco e Daniela Maddalena i nostri più sentiti complimenti, augurandogli ancora lunga vita.
Ultimo saluto ad Arduino Candela
Oggi alle 17.oo, Volturara ha tributato l'ultimo saluto al suo figlio diletto, Arduino, con un lungo applauso. La Chiesa di San Nicola, colma di gente commossa e in lacrime, ha condiviso con il Vescovo P. Francesco e i familiari il grande dolore che ancora una volta ci ha colpiti, strappandoci una giovane vita.
Lunghissimo il corteo che ha accompagnato il feretro fino alla sua estrema dimora. Tutti silenziosi e commossi, moltissimi giovani suoi amici che lo hanno salutato per l'ultima volta.
Lunghissimo il corteo che ha accompagnato il feretro fino alla sua estrema dimora. Tutti silenziosi e commossi, moltissimi giovani suoi amici che lo hanno salutato per l'ultima volta.
Il mare ci ha restituito Arduino
Ritrovato ieri verso le nove il corpo di Arduino Candela all’altezza del lido Havana, nei pressi di Battipaglia.
Ieri nella Chiesa di San Nicola è giunto il feretro ed è stata allestita la camera ardente, dalle ore 21.00, è iniziata una veglia solenne con la partecipazione di tanti di noi.
Oggi pomeriggio alle 15.00 avranno luogo i funerali celebrati dal Vescovo Monsignor Francesco Alfano.
Il sindaco Edmondo Marra ha proclamato un giorno di lutto cittadino per dare l’ultimo saluto ad Arduino.
Il mare se lo era preso domenica quando Arduino è scomparso nello specchio d'acqua davanti al bar Bello, nel tentativo di trarre in salvo una ragazza di Avellino.
Arduino e Cristian si gettano in acqua in soccorso della ragazza, ma vengono travolti in un vortice. Arduino viene risucchiato dal vortice tra le urla e il panico di quelli che dalla spiaggia hanno assistito impotenti, le ricerche iniziano subito ma le speranze vengono disattese.
Volturara piange, con la famiglia e gli amici, il nostro piccolo ma generoso eroe, che ha dato la sua vita con un gesto di grande altruismo.
Ieri nella Chiesa di San Nicola è giunto il feretro ed è stata allestita la camera ardente, dalle ore 21.00, è iniziata una veglia solenne con la partecipazione di tanti di noi.
Oggi pomeriggio alle 15.00 avranno luogo i funerali celebrati dal Vescovo Monsignor Francesco Alfano.
Il sindaco Edmondo Marra ha proclamato un giorno di lutto cittadino per dare l’ultimo saluto ad Arduino.
Il mare se lo era preso domenica quando Arduino è scomparso nello specchio d'acqua davanti al bar Bello, nel tentativo di trarre in salvo una ragazza di Avellino.
Arduino e Cristian si gettano in acqua in soccorso della ragazza, ma vengono travolti in un vortice. Arduino viene risucchiato dal vortice tra le urla e il panico di quelli che dalla spiaggia hanno assistito impotenti, le ricerche iniziano subito ma le speranze vengono disattese.
Volturara piange, con la famiglia e gli amici, il nostro piccolo ma generoso eroe, che ha dato la sua vita con un gesto di grande altruismo.
Ultimo Addio
Domani nella Chiesa di San Nicola,
ci stringeremo intorno alla famiglia di Arduino Candela,
un giovane generoso,
che quanti lo hanno conosciuto,
lo hanno amato.
Generoso fino al sacrificio.
Da queste pagine giungano le più sentite condoglianze alla famiglia,
ai suoi amici ed a tutta Volturara,
che ha perso uno dei suoi figli migliori.
Riposa in pace Arduino tra le braccia del Signore.
ci stringeremo intorno alla famiglia di Arduino Candela,
un giovane generoso,
che quanti lo hanno conosciuto,
lo hanno amato.
Generoso fino al sacrificio.
Da queste pagine giungano le più sentite condoglianze alla famiglia,
ai suoi amici ed a tutta Volturara,
che ha perso uno dei suoi figli migliori.
Riposa in pace Arduino tra le braccia del Signore.
Una preghiera per Arduino
SE MI AMI NON PIANGERE
Se conoscessi il mistero immenso del Cielo dove ora vivo,
questi orizzonti senza fine,
questa luce che tutto investe e penetra,
non piangeresti se mi ami!
Sono ormai assorbito nell’incanto di Dio,
nella sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole al confronto!
Mi è rimasto l’amore di te,
una tenerezza dilatata che neppure tu immagini.
Vivo in una gioia purissima.
Nelle angustie del tempo pensa a questa casa ove un giorno saremo riuniti oltre la morte, dissetati alla fonte inestinguibile della gioia e dell’amore infinito.
Non piangere se veramente mi ami!
(da S. Agostino)
Se conoscessi il mistero immenso del Cielo dove ora vivo,
questi orizzonti senza fine,
questa luce che tutto investe e penetra,
non piangeresti se mi ami!
Sono ormai assorbito nell’incanto di Dio,
nella sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole al confronto!
Mi è rimasto l’amore di te,
una tenerezza dilatata che neppure tu immagini.
Vivo in una gioia purissima.
Nelle angustie del tempo pensa a questa casa ove un giorno saremo riuniti oltre la morte, dissetati alla fonte inestinguibile della gioia e dell’amore infinito.
Non piangere se veramente mi ami!
(da S. Agostino)
Una Nuova Ambulanza
Da qualche tempo la Misericordia di Volturara, impegnando tutti i suoi soci, sta effettuando una raccolta per l'acquisto di una nuova ambulanza.
L'impegno meritevolissimo, per acquisire un bene di cui beneficia tutta la nostra Comunità, dovrebbe da noi tutti essere sostenuto con molta più convinzione (e anche maggiori offerte).
Questo è l'invito che rivolgiamo a tutti coloro che amano la nostra gente.
L'impegno meritevolissimo, per acquisire un bene di cui beneficia tutta la nostra Comunità, dovrebbe da noi tutti essere sostenuto con molta più convinzione (e anche maggiori offerte).
Questo è l'invito che rivolgiamo a tutti coloro che amano la nostra gente.
Lettera Aperta
ASSOCIAZIONE Gioventu’ Pro Volturara Giovanni Palatucci
Sede : Via Serrone Volturara Irpina ( AV ) cap 83050Tel. E fax 0825-984747
LETTERA APERTA
Si comunica alla cittadinanza che verso le ore 11.00 del 15 Maggio 2008, davanti alla Sede dell’Associazione e’ stata lasciata una cassetta con all’interno sei cuccioli di cani di razza meticcia, verosimilmente tutti “fratelli e sorelle” di circa un mese di vita. Gli stessi si presentavano a vista in ottima salute, tanto e’ vero che immediatamente tutti bevevano il latte che gli veniva dato dal Presidente dell’Associazione MARRA Michelangelo.Subito dopo l’Organizzazione giovanile della Palatucci si “metteva all’Opera “ per trovare per loro una sistemazione definitiva, quindi dopo diverse telefonate ai vari Enti tra cui Carabinieri 112 -Comune di Volturara Irpina e Comandante dei vigili Urbani, verso le ore 12.45 del 15-05-2008 si presentavano presso questa Associazione il Comandante dei vigili e il Maresciallo Meo Domenico, i quali, preso atto della situazione, prelevavano cinque cuccioli ( uno veniva “adottato” dall’Associazione) dicendogli che li avreb-bero portati in CAMPAGNA nel fondo del Vigile Domenico.L’Associazione Palatucci e’ rimasta alquanto perplessa per tale “sistemazione” perche’ pensava a un ricovero presso un’azienda qualificata tipo canile, ma cosi’ non e’ stato.Comunque l’Associazione conservera’ nel proprio archivio le foto fatte ai bellissimi cuccioli e di tanto in tanto “ SEGUIRA’ LE LORO TRACCE “ perche’ colui o colei che li ha posti davanti all’Associazione HA AVUTO FIDUCIA IN NOI E NON LO DELUDEREMO. In futuro ci auguriamo che possa ripensarci e possa tornare a riprendersi i suoi cani.Di cio’ verra portata a conoscenza la Direzione Nazionale della LEGA per la Protezione degli animali e il Servizio Veterinario dell’ASL del territorio Provinciale e Regionale.-Questa lettera verra’ inserita nel circuito INTERNET e sara’ divulgata alla Stampa e TV .-
Il PRESIDENTE
Michelangelo MARRA
Sede : Via Serrone Volturara Irpina ( AV ) cap 83050Tel. E fax 0825-984747
LETTERA APERTA
Si comunica alla cittadinanza che verso le ore 11.00 del 15 Maggio 2008, davanti alla Sede dell’Associazione e’ stata lasciata una cassetta con all’interno sei cuccioli di cani di razza meticcia, verosimilmente tutti “fratelli e sorelle” di circa un mese di vita. Gli stessi si presentavano a vista in ottima salute, tanto e’ vero che immediatamente tutti bevevano il latte che gli veniva dato dal Presidente dell’Associazione MARRA Michelangelo.Subito dopo l’Organizzazione giovanile della Palatucci si “metteva all’Opera “ per trovare per loro una sistemazione definitiva, quindi dopo diverse telefonate ai vari Enti tra cui Carabinieri 112 -Comune di Volturara Irpina e Comandante dei vigili Urbani, verso le ore 12.45 del 15-05-2008 si presentavano presso questa Associazione il Comandante dei vigili e il Maresciallo Meo Domenico, i quali, preso atto della situazione, prelevavano cinque cuccioli ( uno veniva “adottato” dall’Associazione) dicendogli che li avreb-bero portati in CAMPAGNA nel fondo del Vigile Domenico.L’Associazione Palatucci e’ rimasta alquanto perplessa per tale “sistemazione” perche’ pensava a un ricovero presso un’azienda qualificata tipo canile, ma cosi’ non e’ stato.Comunque l’Associazione conservera’ nel proprio archivio le foto fatte ai bellissimi cuccioli e di tanto in tanto “ SEGUIRA’ LE LORO TRACCE “ perche’ colui o colei che li ha posti davanti all’Associazione HA AVUTO FIDUCIA IN NOI E NON LO DELUDEREMO. In futuro ci auguriamo che possa ripensarci e possa tornare a riprendersi i suoi cani.Di cio’ verra portata a conoscenza la Direzione Nazionale della LEGA per la Protezione degli animali e il Servizio Veterinario dell’ASL del territorio Provinciale e Regionale.-Questa lettera verra’ inserita nel circuito INTERNET e sara’ divulgata alla Stampa e TV .-
Il PRESIDENTE
Michelangelo MARRA
Brindando e rimando
Domenica 30 dicembre infatti il nostro “Campone” partecipa all’esposizione dei produttori privati di vini irpini presso la Sala Consiliare del Comune di Sorbo Serpico ivi sbaragliando la concorrenza con due primi posti per i suoi:
“Rosso 2003 - Taurasi” e
“Rosso 2006 - Aglianico”.
Dalle mani del Presidente dell’Associazione Viticoltori Irpini Sig. Sabino Spina, inoltre riceve Medaglia d’Argento e Targa a simboleggiare il valore sempre più riconosciuto del suo spirito artigiano di livello superiore.
Brindando e rimando
Se il buon cibo vuoi gustare
c’è un gran vino da accostare
che prodotto da De Simone
dà lustro ad ogni libagione.
Di recente ancor premiati
tra i migliori dei privati
infatti i rossi di “Campone”
vantan gusto e tradizione
che, pur brevi nella storia,
profuman già di vera gloria.
Prosit!
Carnevale
Auguri scomodi
di Tonino Bello
Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
I magi nel presepe della grotta del dragone
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