Uno scorcio della piazza
Forse davvero le stagioni non sono quelle di una volta, si sente spesso dire, ma quasi a smentire questo luogo comune, solo con due o tre giorni di ritardo rispetto quelli canonici “della merla” (29, 30 e 31 gennaio) una abbondante nevicata ha fatto cambiare il nostro paesaggio, facendolo orientare verso un inverno classico.
La neve, per la gioia dei piccoli e con gli inevitabili disagi per chi lavora, riesce sempre a creare un’atmosfera di tempo sospeso, con i rumori ovattati e i ritmi della giornata che necessariamente rallentano; credo che in tutti la neve crei una sensazione paragonabile alla madeleine di Proust, riportandoci davanti agli occhi le nevi passate, con i loro ricordi e le emozioni che furono.
Infatti, la gioia di bambini e animali si contrappone ad un’idea, che soprattutto gli adulti maturano ed elaborano, e dicono, anche inconsciamente, con il poeta: «Mais où sont les neiges d'antan?» («Dove sono le nevi di un tempo?»). E le nevi, è ovvio, in questo caso non sono quelle metereologiche.
[Altre foto di Volturara sotto la neve si possono visualizzare sul blog amico:
complimenti per le foto, noto che questa mattina eri particolarmente ispirato.
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