Arriva il momento clou della festa, checché se ne dica. Per i fedeli è il momento di manifestare la loro devozione verso il Santo di Padova, per chi crede di meno è un’occasione per avvicinarsi e sentirsi quantomeno sfiorati dal sacro, per chi non crede è il tempo di osservare lo sfilare infinito di persone e ceri accesi che qualche domanda dovrebbero pure porre. Ma il Santo che passa per il paese è anche qualcosa di altro: sempre per chi crede è un segno della sua vicinanza e mentre si procede per le strade ci ricorda che è festa sì, ma non per tutti, o almeno non lo è allo stesso modo; per gli altri, invece, è un evento, o meglio una data simbolo, come il 31 dicembre, un compleanno o un anniversario, che scandisce lo scorrere del tempo: un altro anno è passato. Sant’Antonio che passa, per un verso o per un altro fa riflettere sulla propria fede (chi crede) o sul senso della vita (per chi non crede) con il tempo che passa. E sono pensieri non proprio leggeri; ma forse la festa serve anche ad alleviare le risposte che volenti o nolenti frullano per la testa. Meno male che la festa continua.
Nessun commento:
Posta un commento